SCRIVERE CANZONI.
Una mattina del 1983 apprendo dalla radio, sui giornali e dalle chiacchere di compagni di scuola e professori che si era rischiato l’olocausto nucleare. Noi eravamo a letto a dormire mentre per un errore del computer si stavano scalando tutti i livelli DEFCON fino ad arrivare al lancio dei missili balistici intercontinentali. Nello stesso anno esce il film "War Games” dove si tratta dello stesso tema: un computer dotato di un’intelligenza artificiale si convince che i Sovietici stanno per attaccare mentre un giovane che si è introdotto nel supercomputer del NORAD (comando strategico del Nord America) è convinto di giocare a un videogames intitolato “Guerra Termonucleare Globale”. L’intelligenza artificiale si decide a non lanciare dopo una partita a tris con il giovane comprendendo che in tutti e due quei giochi nessuno avrebbe mai potuto vincere. Recentemente un’Intelligenza Artificiale molto più raffinata di questa, ha risposto che per avere una pace duratura su questo pianeta, l’uomo dovrebbe estinguersi.
Oggi le tensioni internazionali sono rimaste più o meno le stesse con due distinguo (decidete voi se sono attenuanti o aggravanti): alcune relazioni tra Stati sono tornate al XIX secolo da un lato e un totale e completo disinteresse per il diritto internazionale, dall’altro. In buona sostanza, oggi gli interessi economici e geopolitici sono il faro che orienta le politiche estere anche se in aperta violazione del diritto internazionale. Una realtà ben più complessa e varia di quella degli anni della Guerra Fredda in un mondo dove i rapporti di forza sono cambiati. Un mondo che va sempre più verso una gestione multipolare che è avversa soprattutto agli Stati Uniti. Gli USA dal 1994 sono convinti di poter fermare questo processo, salvo poi chiedere in ginocchio a Putin di non mettere il veto all’ONU per l’invasione dell’Iraq (veto poi esercitato dalla Francia), far entrare nel WTO la Cina allo scopo di vendere loro parte rilevante del proprio debito pubblico e poi decidere che sono il “nemico”.
E’ un mondo complesso … mai ci sono stati così tanti conflitti regionali nella storia contemporanea. Certamente non posso essere io, che mi intendo poco di geopolitica e di storia, a mettermi a fare analisi sulle varie guerre tra Stati e civili che persistono. La cosa che posso fare, però, è di notare un’anomalia. In questo periodo qualunque voce che non stia dalla parte giusta della storia è tacitata, criminalizzata o ridicolizzata. La stragrande maggioranza degli artisti hanno paura a schierarsi, a diventare divisivi, a creare una coscienza diversa. Preferiscono tacere che prendere posizione. C’è qualche grande vecchio che non ha paura di dire la sua, certo. I giovani, quelli nuovi, quelli che sarebbero deputati a cambiare il mondo, dove sono? E’ facile scrivere canzoni su amori perduti, appena nati, finiti … E’ facile scrivere canzoni su soldi e divertimento, su hascish e flirt.
Forse è davvero impossibile scrivere canzoni contro le guerre moderne perché sono tutte guerre sante, guerre giuste, guerre giustificate. Poco importa se a pagare il prezzo più alto sono i popoli che non hanno nessuna voce in capitolo. Poco importa se con il nemico si ammazzano anche i bambini che vuol dire uccidere il futuro. Poco importa se poi la violenza non fa altro che generare altro odio e di conseguenza altra violenza.
Ma sì, continuiamo a scrivere di canne e scopate e vergognarci di pronunciare la parola PACE.
di Paolo Pelizza
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