KĀMA: L’Utopia Sonora che Sfida il Reale
- francjfaretta
- 25 mar
- Tempo di lettura: 2 min

Nel panorama musicale italiano, i KĀMA emergono come una delle realtà più affascinanti e rivoluzionarie. Nati nel 2020 nei Suonofficina Studios di Roseto, il quartetto – composto da Cristoforo Magi(voce e chitarra), Paolo Maggitti (basso e synth), Antonio Donadeo (batteria e percussioni) e Luigi Maggitti(chitarra solista) – non è solo una band, ma un’esperienza sonora che travalica i confini del post-punk, dell’elettronica e delle avanguardie musicali.
“Propaganda”: Un Debutto che Segna un’Epoca
Dopo quattro anni di intensa sperimentazione e numerosi concerti, i KĀMA presentano “Propaganda”, il loro album d’esordio distribuito dall’etichetta inglese State51. Nove tracce potenti e ipnotiche, tessute con collaborazioni prestigiose, tra cui quella del trombettista Fabrizio Bosso, capaci di evocare paesaggi sonori densi di riferimenti e contaminazioni.

L’identità musicale della band affonda le radici nelle atmosfere rarefatte dei Radiohead, nell’elettronica pulsante dei Depeche Mode, nella new wave cupa dei Joy Division e dei New Order, fino a toccare l’anima poetica di Franco Battiato, le sperimentazioni noise di Glenn Branca e l’intensità tribale dei Dead Can Dance. Un viaggio musicale che non si ferma alla tradizione, ma la reinterpreta con un linguaggio nuovo e rivoluzionario.
Il Manifesto Katafisico: Musica Contro il Tempo Digitale

I KĀMA non sono solo suono, ma filosofia. Alla base della loro arte c’è il Manifesto della musica Katafisica, che proclama:
"Tutto sboccia dall’Utopia, contro ogni prolissità del reale”
Un inno alla lentezza, all’ascolto profondo e alla resistenza contro la superficialità imposta dai social e dagli algoritmi. La loro musica non è un prodotto di consumo veloce, ma un’esperienza immersiva che invita alla riflessione e alla scoperta di nuove dimensioni emotive.
Visione e Collaborazioni: Un Collettivo in Evoluzione
Il progetto KĀMA si avvale di una rete di artisti e musicisti che amplificano la loro visione. Oltre a Fabrizio Bosso, l’album vanta la partecipazione di Carla Polce (soprano), Nicola Aloisi (violino elettrico), Sabatino Matteucci (oboe e sax alto) e molti altri, creando una fusione sonora inedita e suggestiva.
Le loro performance dal vivo, arricchite da visual d’autore curati da Luigi Maggitti e dal videomaker Fabio Costantino Macis, trasformano ogni concerto in un’esperienza multisensoriale unica, un rituale sonoro capace di catturare il pubblico in un vortice di emozioni.
FRANCESCO FARETTA
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