Dal 17 gennaio al 12 febbraio 2023 va in scena al Teatro Out Off (Via Mac Mahon, 16) lo spettacolo "Il delitto Karamazov". Una coproduzione Teatro Out Off e Ctb - Centro Teatrale Bresciano.
Biglietti 20€
Acquista online o telefonicamente al 0234532140
dal 17 gennaio al 12 febbraio 2023
da martedì a sabato ore 19.30 – domenica ore 16.00
drammaturgia Fausto Malcovati
con Mario Sala, Fausto Malcovati, Antonio Gargiulo, Matteo Vitanza, Giuseppe Gambazza
regia Lorenzo Loris
costumi Nicoletta Ceccolini
musiche realizzate dagli allievi della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado del corso di composizione (IRMus)
scene Stefano Sgarella e Lorenzo Loris
luci e video Saba Kasmaei
L’idea dello spettacolo è quella di utilizzare l’ultima parte del romanzo per costruire un thriller avvincente: il parricidio è stato compiuto, Fëdor Karamazov è stato ucciso e l’imputato principale è il figlio maggiore Dmitrij.
Il secondo figlio, Ivan, al momento del delitto si trovava a Mosca. L’unico che insiste sull’innocenza di Dmitrij è il fratello più giovane, Alëša.
Ma c’è un personaggio che “complica” la situazione: Smerdjakov, anche lui figlio di Fëdor, frutto di una relazione extraconiugale.
Smerdjakov ascolta soprattutto i discorsi di Ivan, l’intellettuale della famiglia, sulla profonda ingiustizia della creazione. Ivan, ateo convinto, dichiara che se sono possibili, nel nostro mondo, spaventose violenze su creature innocenti come i bambini, allora tanto vale abbandonare ogni morale e ammettere che “tutto è permesso”. Dell’atmosfera di violenza che regna in casa Karamazov si nutre proprio Smerdjakov che, come gli altri fratelli, odia il padre, il quale lo ha sempre umiliato.
Lo spettacolo, oltre a raccontare un drammatico errore giudiziario, porta in primo piano le teorie immorali di Ivan, il “cattivo maestro”, per usare un termine legato a un triste periodo della nostra storia contemporanea. L’attualità del discorso dostoevskiano è tutta concentrata sulla responsabilità delle parole: Ivan Karamazov induce al delitto senza compierlo e si ritiene innocente fino al momento in cui si rende conto di aver corrotto la coscienza altrui predicando l’immoralità.
Può essere interessante, scavando nel testo dostoevskiano, riferire l’ultima parte dei “Fratelli Karamazov” alle responsabilità degli odierni comunicatori politici. Sono coscienti del ruolo che svolgono nella vita sociale e dell’influsso delle loro parole sui cittadini? Come Ivan Karamazov, con i suoi discorsi, ha istigato un delitto, così le parole dei politici, se proferite avventatamente o, peggio, con il fine di strumentalizzare tensioni e passioni, possono scatenare odio e violenza. Ancora una volta, insomma, Dostoevskij, scavando nell’animo umano, ci fornisce una preziosa chiave di lettura per il presente.
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