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Immagine del redattoreRoberto Bonfanti

gli ascolti di maggio 2023


La primavera è ormai esplosa con tutto il suo carico di nuovi progetti, momenti di sonnolenza, instabilità climatica e vagonate di uscite discografiche. Anche per questo, in questo mese di maggio, l’appuntamento con questa rubrica dedicata a consigliare qualche bel disco arriva con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto. Dunque, per una volta lasciamo da parte i preamboli e concentriamoci subito sui contenuti con un’infornata di proposte d’ascolto leggermente più corposa del solito.


Un crossover al fulmicotone di rock alternativo, funk battagliero, elettronica claustrofobica e sporcizia industrial che assesta senza tregua colpi durissimi alla società contemporanea e alle dinamiche oscure del potere: questo è “Urlo eretico” di Andrea Ra. Un lavoro tanto impegnato quanto impegnativo che affonda le dita nelle piaghe del mondo di oggi prendendo con forza posizioni per nulla accomodanti.

Trae il proprio respiro da un folk dal sapore antico e ombroso, “La valle dell’Asso”, lavoro solista di Carmine Tundo. Un album in cui il leader de La Municipal si cala in una dimensione estremamente intima e si lascia accompagnare solo da pochi suoni dal gusto arcaico per raccontare con grande eleganza una manciata di storie intrise del profumo della provincia più profonda di un’Italia ormai quasi dimenticata.

C’è poco da dire: Diodato ha classe e sa scrivere canzoni pop intrecciando con una genuinità disarmante leggerezza e intimismo. “Così speciale”, il suo nuovo album, è dunque una bella conferma. Un disco confezionato con grazia giocando su un pop d’autore immediato ma al tempo stesso sofisticato e stratificato, capace di trovare un equilibrio fra melodia, senso di fragilità, romanticismo e riflessioni personali.

È, fin dal titolo, un disco in cui la componente onirica ha un peso importante, “Sogno vero” di Kublai. Un progetto in cui parole e musica diventano tutt’uno trasportando l’ascoltatore in un mondo fatto di atmosfere dilatate, umori profondamente introspettivi, tinte crepuscolari e ritmiche elettroniche minimali che accompagnano sonorità alternative dal sapore anni ’90.

Punta sempre tutto sulle canzoni e sulla spontaneità, Qualunque. Un artista che con “Shonen, vol.2” continua a incarnare con genuinità lo spirito del cantautore “da cameretta” accompagnato solo dalla chitarra e pochi suoni a bassa fedeltà, ma che riesce a mettersi in luce grazie a una scrittura in cui melodie molto ben riuscite accompagnano una poetica tanto semplice e quotidiana quanto sincera e credibile.

Si lascia accarezzare da suoni, sapori e leggende provenienti da diversi angoli del globo, “Sahira” dei Karkum Project. Una raccolta di storie al femminile messe in musica attraverso un caleidoscopio di sonorità che spaziano dal bacino del Mediterraneo all’Oriente passando per l’Africa. Un progetto di musica etnica confezionato con grande cura, attenzione e rispetto.



Roberto Bonfanti [scrittore] www.robertobonfanti.com

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