Taylor Swift e Billie Eilish
Nella storia c’è chi mente su tutto e chi ancora non si capacita del proprio successo. Viviamo nell’epoca dei falsi sold out e di classifiche drogate dal peso delle major. Tuttavia, alcuni “fenomeni” sono reali ancorché stupefacenti. In cima al mondo della pop music ci sono due donne: Billie Eilish e Taylor Swift. I profili delle due artiste è molto diverso e per un vecchio rockettaro come me diventa difficile averne una comprensione ragionevole.
Provo ad avere una “visione” che vi sottopongo.
Partiamo da Billie. Collezionista da giovanissima di MTV Video Music Awards, Guinness World Records e MTV Europe Music Awards e BRIT Awards dopo essere stata da Apple Music proclamata la prossima “nuova artista” di successo. Proviamo a guardarci dentro e cerchiamo di capire cosa la rende così fenomenale. Innanzitutto il di lei fratello. Finneas è un musicista e un produttore musicale di successo. Per Billie poter contare sulla sua perizia e complicità nel supportare musicalmente le storie che vuole raccontare è un bel vantaggio. Come dico sempre: nella musica c’è sempre un racconto anche senza che qualcuno ci metta le liriche. Poi, la nostra cantautrice ha un discreto talento a raccontare le sue storie da preadolescente, da adolescente e da post adolescente. Un’altalena tra le sofferenze, le incertezze, i disagi, le speranze, le gioie e i turbamenti di quelle età descritte in modo originale e vago o puntuale ma sempre irresistibile. E’ come se avesse nella penna il conscio e il subconscio dei giovani e una straordinaria chiarezza nel renderlo disponibile ai coetanei e agli adulti. Adulti che hanno perso il ricordo di quegli anni e la capacità di comprendere profondamente quei temi e quell’urgenza nel crescere ed essere liberi. Il nuovo album ci consegna composizioni più complesse con uno sguardo al passato e una più matura capacità interpretativa. Billie è grande, ormai. C’è solo da capire quanto le manca l’adolescente che ha evoluto fino a qui. Sì, perché qualche escursione nel (recentissimo) passato c’è … tradisce una presa di coscienza della propria identità, una chiara idea di essersi emancipata con qualche traccia di malinconia.
Taylor è tutta un’altra storia. Con la Eilish ha in comune la provenienza e il fatto di essere una cantautrice. Tutte e due sono americane. Taylor Swift è un capolavoro economico e di marketing. Influente come nessun altro (soprattutto in USA) ha il fatturato di uno Stato. Per quanto riguarda i suoi record, questo piccolo spazio non credo che possa contenerli tutti. Originaria della Pennsylvania con formazione musicale country effettuata a Nashville. Da lì ha superato in classifica gente come Lady Gaga e ha firmato un brano entrato nella colonna sonora della saga cinematografica di Hunger Games. Dal country al rock a diventare la più significativa interprete della pop music non è impresa facile. La Swift tradisce moltissime influenze da Dolly Parton ai Def Leppard ma, soprattutto, è diventata un’icona: la più straordinaria sacerdotessa della musica leggera. I suoi, più che fan sono discepoli. Tanto che la sua influenza, dicono i sondaggi, la porterebbe a diventare Presidente degli Stati Uniti con percentuali bulgare. Difficile etichettare un solo stile musicale (date le molte influenze), tuttavia esiste uno stile swiftiano che si è evoluto da quando era stata consacrata al successo da bambina (anche questo è un tratto in comune con Billie) a ora che ultratrentenne è diventata una divinità.
Ultimamente, tra le due artiste sono nate delle polemiche. Più che altro, nate da interpretazioni di dichiarazioni della Eilish lette in modo negativo dai fan della Swift … Ma anche questo è parte dello showbiz. Parlavo di marketing appunto ma devo ammettere che queste due ragazze hanno sempre mantenuto una certa coerenza e una certa autenticità. Non si sono mai nascoste e(al di là di ciò che i loro team di manager e guru della comunicazione avranno consigliato loro) hanno sempre coraggiosamente esposto le loro idee e il loro sentire.
Certamente, le due ragazze sono destinate a rimanere in cima al mondo per molti anni. Questo per il loro talento, per la loro giovane età e perché il loro pubblico sta crescendo con loro.
Io credo che vorrà anche invecchiarci.
di Paolo Pelizza
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